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1. Nella rappresentazione schematica della sua "Enciclopedia pedagogica", Aldo Visalberghi include - tra le altre:
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1. Psicologia dell'apprendimento;Sociologia generale; Teoria del curricolo; Metodologie didattiche
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2. Psicologia differenziale; Antropologia culturale e Piroflessinesi;
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3. Docimologia; Epistemologia generale; Psicologia animale; Sociolinguistica.
2. I tratti prosodici e il processo di apprendimento della lettura. Karen Whalley & Julie Hansen scrivono, nel 2017: The Role of Prosodic Sensitivity in Children's Reading Development, nel quale riportano che:
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1. In generale, è stato dimostrato che alcuni aspetti dello sviluppo prosodico si protraggono fino ad almeno 23 anni di età.
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2. La competenza prosodica è pienamente presente già intorno ai 6 anni di età
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3. È possibile organizzare una strategia fonotattica rispetto a un testo tenuto a memoria dagli 8 anni in su.
3. Pedagogia e Didattica.
Uta Frith, nel suo Beneath the surface of developmental dyslexia, del 1985, dimostra l'esistenza di diversi stadi di sviluppo connessi con i processi di apprendimento della lettura. Quali?
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1. Sensomotorio, Preoperatorio, Operatorio concreto, Operatorio formale
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2. Logografico, Alfabetico, Lessicale.
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3. Archetipo, Individuazione, Immaginario e Rappresentazione
4. Con riferimento ai concetti di "Personalizzazione, Individualizzazione, Differenziazione didattica", quale delle seguenti affermazione è corretta?
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1. Un compito "individuale" è calibrato sul singolo anziché sul gruppo, ma non è ancora il livello personale: è solo una declinazione numericamente singolare dell'attivita proposta
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2. "Individuale" non si contrappone a "collettivo", ponendo anzi l'attenzione sulla dimensione sociale dell'appredimento
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3. "Personalizzare" riassume pedagogicamente il concetto che l'insegnamento non deve essere curvato sulla base delle capacità, conoscenze e abilità del singolo discente, ma sulla sua globalità
5. Il Teachers Standard (DfE, 2011, section 5) dedica una sezione specifica al tema della "differenziazione".
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L'insegnante deve avere una chiara comprensione delle "norme" relative alla differenziazione di tutti gli alunni, compresi quelli con bisogni educativi speciali;
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Agli insegnamenti è richiesto di adattare il loro insegnamento in modo da corrispondere alle necessità e ai punti di forza di tutti gli allievi;
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Gli insegnanti devono attenersi ad uno "standard" nelle prassi di insegnamento, sulla base di differenti profili descritti nel manuale DfE 201
6. Secondo Luigi d'Alonzo (2016), si può differenziare
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solamente se si conoscono le caratteristiche, le peculiarità, le potenzialità, le capacità, il bagaglio personale dei nostri ragazzi
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con riguardo all'aspetto emotivo, ma non a quello curricolare
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soltanto dopo aver proceduto alla somministrazione di specifici test psico-attitudinali
7. Lo statuto epistemologico della disciplina.
Secondo A. Portera (2020, 20) "perché l'educazione diventi una ricapitolazione abbreviata dell'evoluzione, la pedagogia italiana contemporanea (Flores d'Arcais 1972, Bertolini 1988, Frabboni e Pinto Minerva 2000, Laeng, 2002) Individua tre momenti imprescindibili per la formulazione del suo discorso":
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Antropologia pedagogica (soggetto: chi è l'uomo): Teleologia pedagogica (oggetto: chi deve essere l'uomo); Metodologia pedagogica (metodo: quale strada percorrere);
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Filosofia dell'educazione; Pedagogia normativa, Psicologia evolutiva
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Attività razionale, istruzione, educazione
8. Philippe Meirieu rivela una posizione particolare riguardo il tema della personalizzazione, mettendo in guardia dalla prospettiva della "diagnosi a priori". Questo perché:
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le sue posizioni risentono del dibattito presente in Francia su questi temi, in particolare sugli orientamenti della "pedagogia differenziata" dopo la Riforma Haby
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una diagnosi non può essere rivista e qualsiasi classificazione è definitiva e non rivedibile:
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l'insegnamento ha la sua cifra nella provvisorietà e creatività della relazione educativa
9. La «Pedagogia emendativa» e l'inclusione scolastica.
In relazione all'inclusione scolastica, in Europa si individuano tre forme di sistema:(D) IMG Itard;
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speciale, comune, integrato
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segregate, barrierante, facilitate
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inclusivo, misto e con distinzione
10. I Bisogni Educativi Speciali.
"Soggetti ipodotati intellettuali non gravi ...o ... con anomalie del comportamento" sono gli alunni che poi verranno individuati come "border cognitivi" e con deficit di attenzione, che in passato frequentavano
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Le classi speciali
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Le classi di recupero
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Le classi differenziali
11. La concezione dell'anima umana: aspetti antropologici, storici, filosofici e pedagogici.
Vi fu una concezione antropologica, fondata sulla costituzione tripartita dell'uomo in corpo, anima e spirito. Le vicende dei Concili di Costantinopoli IV e di Vienne - che abolirono e condannarono la "tricotomia" - influirono profondamente sullo sviluppo della cultura occidentale. Ne derivò uno sviluppo della concezione dell'uomo - dell'Antropologia - che condizionò notevolmente le Scienze Umane, quindi anche la Pedagogia, che avrebbe avuto un decorso differente senza il veto della Chiesa espresso nei canoni conciliari. Ne derivò che
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Tutto il dibattito svoltosi verso la fine dell'800, quando nasceva la psicologia scientifica, venne in qualche modo condizionato da quel pronunciamento, nel senso di non poter ipotizzare, da parte degli studiosi di stretta osservanza cattolica, l'esistenza di un principio spirituale - di un lo - che sovrintendeva alle funzioni psichiche, cioè dell'anima, distinguendosi da esse
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2. I dogmi conciliari furono alla radice della messa all'indice delle opere di Rosmini, il quale professerà la sua teoria dell'io come fulcro della persona. Tuttavia Rosmini fu libero di esprimersi, e la censura non portò nessuno svantaggio alla diffusione delle sue tesi, così come anche di altri scrittori cattolici che poterono liberamente esprimersi
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3. Dagli ultimi anni del Novecento si è sviluppato un dibattito culturale e scientifico che ha portato ad un superamento dei veti conciliari. Prova ne é, in ambito bioetico, lo sviluppo del concetto di vita e di morte, che riprende i concetti della tricotomia
12. Lo sviluppo del concetto di « persona » nell'evoluzione del pensiero filosofico.
Rosmini affermava che "quando l'uomo dice: io sento, lo intendo, lo voglio, io mi muovo, ecc., egli si dichiara causa e soggetto di tutte queste azioni, sieno elle passive ovvero attive. Dunque, l'io è il principio e il soggetto unico di tutte le passioni ed operazioni dell'anima. Ma Flo è l'anima stessa, la sua sostanza da noi percepita ed affermata. Dunque, la sostanza dell'anima è il principio unico di tutte le diverse operazioni di lei". Per questa sua "dottrina dell'Io", Rosmini
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creò un ponte con la psicologia moderna, in particolare con la psicanalisi;
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vide i suoi libri di psicologia messi all'indice dal Sant'uffizio, e fu cos impedita la possibilità di avviare una psicologia dell'io che fosse alternativa alla teoria dell'Ego, dell'Es e del Super lo propugnata da Freud
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pose al centro di tutta la vita cosciente dell'uomo l'io, quale soggetto disgregante dei diversi e molteplici stati soggettivi, che si riaggregano tramite la voce interiore, ispirata alla filosofia agostiniana
13. Lo sviluppo della "concezione antropologica" nell'evoluzione del pensiero filosofico e pedagogico
«Se c'è un problema filosofico, del quale la nostra epoca richiede con particolare urgenza la soluzione - afferma Max Scheler ne Lo spirito del materialismo ed altri saggi - è quello dell'antropologia filosofica. Intendo con ciò una scienza fondamentale intorno all'essenza e alla struttura... dell'uomo: al suo rapporto con i regni della natura...e con il principio di tutte le cose; alla sua essenziale origine...e al suo inizio fisico, psichico e spirituale nel mondo...». Egli afferma inoltre che
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Il dualismo cartesiano ha il merito di aver avviato il progresso della dottrina antropologica, creando ponti tra la componente corporea e quella spirituale dell'uomo
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I problemi del rapporto tra anima e corpo...e il rapporto tra lo spirito e la vita sono compresi in una antropologia filosofica, la quale... potrebbe dare..finalità determinate e sicure alla ricerca di tutte le scienze, che hanno come oggetto l'uomo
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Tale Antropologia indaga le caratteristiche essenziali dell'uomo, tali per cui ci rendiamo conto che non è possibile distinguerlo da tutti gli altri esseri, in particolare dagli animali, con i quali condivide una radice comune
14. Il problematicismo pedagogico è un modello interpretativo ed operativo dei processi educativi, che tende a riflettere sull'esperienza educativa muovendo da diversi approcci, essenzialmente tre, con i quali garantisce all'esperienza educativa i tre caratteri fondamentali di universalità, processualità e complessit
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momento trascendentale (idee non rinvenibili nell'esperienza ma che operano in funzione regolativa della realtà), momento dialettico (l'io entra a far parte del mondo nella misura in cui il mondo entra a far parte dell'io e viceversa), e momento fenomenologico (dove la concreta esperienza dell'educazione è pensata attraverso la mediazione dell'idea e ordinata in funzione di essa
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la filosofia della natura, in cui si ritrova la polarità dialettica dei fenomeni: idealismo trascendentale, che si avvicina progressivamente all'assoluto senza tuttavia raggiungere mai del tutto, e la filosofia dell'arte, che ne coglie l'unità indifferenziat
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la filosofia dell'educazione; la pedagogia normativa; la didattica prasseologica.
15. La riflessione teoretica negli ultimi venti anni
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Secondo Elio Damiano, i mediatori didattici possono essere: (Attivi; Iconici; Analogici; Simbolici
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Interattivi; Digitali, Analogici; Laboratoriali
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Linguistici; Metaforici; Semantici; Relazionali
16. "Il flemmatico (non-emotivo, attivo, secondario) ... può essere in difficoltà di fronte a un compito che richiede una risposta immediata. Nello studio procede in modo sistematico […] Riesce maggiormente nei lavori che richiedono riflessione e pazienza, svolge i compiti con calma, regolarità e precisione;..". Chi ha scritto questa descrizione?
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Ippocrate
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Antonio Banfi nel suo La caratterologio, F.III Bocca Editori, Milano, 1951
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Alessandra La Marca, nel suo Educazione del carattere e personalizzazione educativa a scuola, La Scuola, Brescia 2005
17. Quale di queste affermazioni non corrisponde al vero?
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Nei seguenti Paesi europei, il tempo scuola annuale nella Primaria è: Germania 613 ore, Finlandia 651, Polonia 603, Ungheria 692, Svezia 733, Norvegia 753
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L'italia è il Paese europeo con il minor numero di ore di lezione nella scuola Primaria
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In Italia, nella scuola primaria, vi sono 4 principali modelli orari: 792, 891, 990, 1362 ore annue
18. I principali esponenti dell'Educazione lenta sono
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Maurice Holt, Domènech Franchesch, Gianfranco Zavalloni
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Gianfranco Zavalloni, Carnegie Unit, Lorenzo Luzuriaga Maurice Holt, Domènech Franchesch, Giovanni Maria Bertin
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Gianfranco Zavalloni, Don Lorenzo Milani, Daniel Goleman